LA MILIZIA non può riposare! - Milizia dell'Immacolata Zona Bagheria

Milizia dell'Immacolata
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zona di Bagheria

La M.I. si chiama dell’Immacolata poiché i suoi componenti si donano all’Immacolata senza alcuna riserva e sotto ogni aspetto, senza alcuna eccezione … In una parola desiderano appartenere a Lei secondo tutta l’estensione di questa espressione … Si chiama pure Milizia poiché coloro che si consacrano all’ Immacolata … in qualità di cavalieri desiderano conquistare all’Immacolata, al più presto possibile, il mondo intero e ogni singola anima, senza alcuna eccezione. (SK 1327

L’essenza della M.I. consiste nel fatto che essa appartiene all’Immacolata in modo incondizionato, irrevocabile, illimitato: che è dell’Immacolata sotto ogni aspetto. Di conseguenza colui che entra a far parte della M.I. diviene totale proprietà dell’Immacolata. Per ciò stesso egli diviene proprietà di Gesù, e quanto più perfettamente appartiene a Lei, tanto più perfettamente appartiene a Gesù; ma sempre in Lei ed attraverso di Lei, ossia nel modo più facile e più sicuro. Attraverso Gesù poi. Egli diviene proprietà di Dio. Essere dell’Immacolata, quindi è l’essenza della M.I.. (SK1226).

Essa conduce più oltre l’educazione dell’uomo, fino a fargli raggiungere la piena realizzazione di sé stesso, delle sue possibilità morali. La M.I.  … mira a far sì che tutti diventino santi. (SK1220)

Attraverso l’Immacolata al Cuore Divino di Gesù: è la nostra parola d’ordine. …non è sufficiente che noi ci preoccupiamo di essere sempre più dell’Immacolata sotto ogni aspetto, entro confini ben determinati, ma desideriamo irradiare l’Immacolata fino al punto tale da essere capaci di attrarre a Lei anche le anime degli altri , anzi di tutti coloro che esistono ora, che esisteranno e potranno esistere in futuro, senza alcuna limitazione. In una parola desideriamo appartenere sempre più a Lei fino all’ultima goccia di sangue nell’opera volta a conquistare a Lei il mondo intero e ogni singola anima, e ciò al più presto possibile: ecco la M.I.. (SK1231)

Io penso che la M.I. debba fondarsi sulla via della contraddizione, nello sforzo di conoscere gli sbagli, le superstizioni antireligiose, così generosamente seminate oggi.  … Iddio non permetta che un iscritto alla M.I., trovandosi con gli altri in società o in treno, risponda ad un’osservazione contro la religione in modo superficiale e così indebolisca con la sua ignoranza la fede degli uditori. (Lettera al fratello, P.Alfonso)

La M.I. ha come scopo immediato la sollecitudine per la conversione di tutti gli acattolici, in particolar modo di quei poveretti, i massoni, che, accecati dal loro fanatismo, sollevano la mano scellerata contro il loro ottimo Padre; e tutto ciò sotto la protezione e per la mediazione della Beata Vergine Maria Immacolata. (SK 1248)

Nella M.I. è necessario distinguere chiaramente due cose: l’essenza e le cose accidentali. All’essenza non appartiene una forma o l’altra di organizzazione, ma la consacrazione di sé all’Immacolata, una consacrazione incondizionata ed illimitata. Una forma di organizzazione è certamente buona ed utile, tuttavia uno può essere un fervente milite anche senza nessuna forma di organizzazione. (SK 836)



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