Il Cavaliere - Milizia dell'Immacolata Zona Bagheria

Milizia dell'Immacolata
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Milizia dell'Immcolata di Scilia
zona di Bagheria
Il Cavaliere Dell'Immacolata

Mentre la Milizia dell’Immacolata ottiene a Roma l’approvazione ecclesiastica, nel gennaio 1922, appare a Cracovia, con una tiratura di 5 mila copie, il primo numero di Rycerz Niepokalanej, Il Cavaliere dell’Immacolata. Ha sedici pagine, senza copertina, ed esce con un avviso dell’amministrazione che non assicura la regolarità dei numeri successivi. Il suo scopo: diffondere il culto e l’amore verso l’Immacolata per affrettare "l’instaurazione del misericordiosissimo Regno dell’Immacolata sulla terra" (11).
Malgrado la precaria salute di padre Kolbe, e le enormi difficoltà di carattere economico e organizzativo, il Rycerz ebbe un immediato e imprevisto sviluppo, che indusse i superiori a trasferire il giovane francescano e la sua opera nel più tranquillo e attrezzato convento di Grodno. Dopo cinque anni, la rivista aveva raggiunto la tiratura di circa 100 mila copie mensili.
Dialoghetti apologetici, articoli polemici, rievocazioni di apparizioni mariane come quelle di rue du Bac, Sant’Andrea delle Fratte, Lourdes, divulgazioni di pratiche devozionali quali il rosario, la medaglia miracolosa, lo scapolare carmelitano: tutto questo, esposto in uno stile semplice e diretto, costituiva il nucleo degli articoli del Rycerz. Ma, soprattutto, tema costante della rivista, in conformità con l’apostolato della Milizia, un’attenzione continua ai nemici della Chiesa. "Noi - scrive infatti padre Kolbe - siamo testimoni di una febbrile attività diretta contro la Chiesa di Dio, di un’attività che, purtroppo, non è senza frutti e che ha a disposizione propagatori senza numero" (12).
Lo studio e l’esperienza aprono a padre Kolbe l’orizzonte della "guerra occulta": strettamente legati alla massoneria, nell’offensiva contro la Chiesa, egli vede il bolscevismo, "coetaneo" della Milizia dell’Immacolata, e, soprattutto, il giudaismo internazionale.
""Il cuore dell’uomo è inquieto finché non riposa in Te, o Dio", affermava s. Agostino molti secoli fa. Gli anni che stiamo vivendo possono essere chiamati, senza alcuna esagerazione, inquieti. E la causa di ciò non è affatto diversa. L’ateismo comunista pare stia strepitando nel modo più rumoroso e fa di tutto per seminare, ovunque gli riesca, i suoi pregiudizi reazionari. Alle origini di esso possiamo tranquillamente collocare quella mafia criminale che si chiama "massoneria". La mano che manovra tutto questo verso uno scopo chiaro e determinato, il proprio scopo egoistico, è il "sionismo internazionale", come diverse ricerche dimostrano con sempre maggior evidenza" (13).
Tra le opere che "della guerra occulta" contribuiscono a squarciare il vero, padre Kolbe attribuì grande importanza ai Protocolli dei Savi di Sion, "libro davvero fondamentale della massoneria" (14). Nei suoi articoli sul Rycerz e nelle sue conferenze, ne parafrasò soprattutto un passo: "Noi potremo vincere la religione cattolica, non col ragionamento, ma unicamente pervertendo i costumi".
"Che saggia decisione! ... - commenta padre Kolbe in un discorso del 1927 -. Nella prima parte rende testimonianza alla veridicità della religione cattolica, perché soltanto la verità non può essere sconfitta con il ragionamento, anzi si fa ancor più luminosa. Nella seconda parte, invece, colgono veramente nel segno il punto debole, poiché per colui che si immerge nel fango dell’immoralità, la religione diviene qualcosa di incomodo, non vuol pensare ad essa e proclama a destra e a manca di non credere in Dio, come se qualcuno avesse già dimostrato che Dio non esiste ... Saggia, dunque, è stata quella decisione e conforme ad essa hanno cominciato ad insozzare volutamente e metodicamente la letteratura, l’arte, il teatro, il cinema, la moda, ecc. E se prima i costumi lasciavano molto a desiderare, in seguito l’immoralità si è riversata con prepotenza da tutte le fonti possibili, ha invaso le nostre città e persino i villaggi, trascinando dietro a sé l’indebolimento della fede, secondo le giuste previsioni di quella risoluzione.
"L’Immacolata - della quale è stato detto: "Ella schiaccerà il tuo capo" [Gen. 3, 15], vale a dire del serpente infernale - schiaccerà pure questo capo, la massoneria la quale dirige tutto questo movimento antireligioso e immorale e mette a disposizione grosse somme di denaro per la formazione di nuove sètte" (15).
La reazione a questa attività antireligiosa delle forze occulte è la ragione di vita del Rycerz. "La stampa perversa ebreo-massonica, la stampa liberal-socialista, la stampa ebraica colpisce la Chiesa nel suo fondamento. La Milizia di Maria si ponga in prima fila!" (16) esorta padre Kolbe a conclusione del primo anno di vita del giornale. E la Milizia dell’Immacolata è sempre in prima fila: confuta vigorosamente il socialismo (17), denuncia le mene massoniche anche al di fuori della Polonia (18), smaschera il talmudismo (19), non tralascia occasione per ricordare la vocazione cristiana della Polonia: svergogna gli uomini politici democristiani (20), appoggia il governo e difende la memoria del maresciallo Pilsudski (21). "La M. I. da noi è molto all’offensiva - scrive il 23 aprile 1929 a un confratello a Roma. "Difendere la religione è per noi troppo poco, ma si esce dalla fortezza e fiduciosi nella nostra Duce andiamo fra i nemici e facciamo la caccia ai cuori per conquistarli all’Immacolata" (22).

tratto dalle pagine del sito http://www.alleanzacattolica.org
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