Scheda 341 - Milizia dell'Immacolata Zona Bagheria

Vai ai contenuti

SK 341 -  A p. Floriano Koziura, Niepokalanòw Mugenzai no Sono, 30 V 1931

 
Maria!   Caro Padre!  Ho letto: “Aiuto! aiuto!”: ma se si tratta di una attività approvata dalla s. Obbedienza, allora si può stare pienamente tranquilli che essa è Volontà di Dio e quindi anche dell'Immacolata; e se più tardi tutto crollasse oppure se gli stessi superiori in seguito cambiassero la loro decisione, si può rimanere pienamente sereni riguardo alle azioni precedenti, conformi allora all'Obbedienza.  Questo è, mi sembra, il principio. Tuttavia lei, Padre, non ha deciso l'acquisto della macchina senza l'autorizzazione dei superiori né io qui mi sono impegnato a comperare il terreno senza aver prima informato della faccenda il Rev.mo P. Provinciale [Cornelio Czupryk] e senza averne ricevuto l'autorizzazione ad acquistare: “Nel nome del Signore, dunque”, ebbi come risposta.  Ho cercato la lettera del Rev.mo P. Provinciale e trascrivo testualmente: “Se il terreno è conveniente, se è adatto per un ampliamento della Niepokalanów, lo acquisti.  Con l'aiuto di Dio i 40.000 zl. in qualche modo li raccoglieremo; io pure, dalla cassa della Provincia, intendo destinare qualcosa per questo scopo (1.000 dollari). In nomine Domini, dunque!”.  Dato che il terreno era veramente molto conveniente e si adattava assai bene ad un ampliamento, perciò l'ho acquistato.  Dunque, si è compiuta unicamente la Volontà dell'Immacolata; perciò anche Lei, d'ora in poi, ci deve pensare, perché non può essere illogica.  Si può, quindi, essere tranquilli, nonostante le conseguenze.  Noi abbiamo già fatto il trasloco, in data 16 maggio, alla Niepokalanów giapponese, ossia a Mugenzai no Sono.  L'indirizzo attuale è il seguente: Mugenzai no Sono - Hongochi - Nagasaki - Japan. Inoltre, ieri è stato saldato tutto il debito per il terreno. Si tratta del versante di un monte stupendo.  Accludo una veduta fotografica della Niepokalanów in costruzione.  I particolari li descriverà ampiamente il fratello cronista e li spedirà presto in via ufficiale.  Chiedo pure insistentemente una preghiera affinché io non riesca ad ostacolare l'Immacolata, ma piuttosto affinché Ella non me la dia mai vinta.  Il vostro povero fratello    Massimiliano M. Kolbe   PS - Vorrei anche domandare “sottovoce”: se, quanti e quali fratelli si potrebbero rubare dalla Polonia.  Evidentemente debbono essere totalmente consacrati all'Immacolata, esemplari cioè nell'obbedienza.  Qui ci sarebbe bisogno di addetti alle macchine tipografiche, di costruttori e così via.  Adesso che la Niepokalanów giapponese è ormai una realtà e si è chiusa la “Grodno” giapponese, possiamo pensare allo sviluppo.  Ah! ho bussato per i soldi, ma mi è stato detto che non c'è speranza di ricevere qualcosa dalla Congregazione, ma forse solo direttamente dal santo Padre.  Per questo, su consiglio del delegato apostolico [mons. Mario Giardini] ho indirizzato una lettera al santo Padre, con una aggiunta del delegato stesso e con la firma del vescovo [mons. Gennaro Hayasaka], con la richiesta di un aiuto per l'acquisto di una o due macchine tipografiche e l'ho inviata tramite le autorità dell'Ordine.  Non so quale sarà il risultato1.  Confido altresì in un aiuto dalla Cina, per il fatto che alcuni cinesi, nella speranza che tra breve noi cominceremo la pubblicazione del Cavaliere cinese, vogliono aiutarci anche finanziariamente. Comunque, l'Immacolata sa tutto: rimaniamo, quindi, completamente tranquilli!  Ormai concludo, perché oggi viene da noi il vescovo, perciò debbo andare a prenderlo.  
Oh! ancora: cordiali saluti al redattore p. Giustino, ai cari fratelli, agli aspiranti, ai professori e ai seminaristi e ai non-fratelli. Finis.  Iddio vi ricompensi per le belle fotografie.  Con grande gioia abbiamo ammirato ciò che l'Immacolata si è degnata di attuare in Polonia.  Ed oggi certamente lo ammirerà anche il vescovo.  Ancora a proposito del timbro: non ci sono in tutto il mondo altre Niepokalanów né altri Cavaliere dell'Immacolata se non i nostri e non sarebbe una cosa buona se venissero fondate altre Niepokalanów: bernardine, cappuccine e così via.  Perciò, quando si scrive “Niepokalanów” senza alcuna aggiunta, significhi sempre la nostra Niepokalanów.  Ma se cominceremo ad aggiungere: “francescana”, allora daremo motivo per altre denominazioni: “bernardina”, “cappuccina” e così via, come è avvenuto per il Terz'Ordine.  La causa dell'Immacolata (la M.I.) è e rimanga sempre unica, comune a noi e ai Cappuccini e ai Bernardini, ma sempre nelle nostre mani, come bene si addice storicamente.  Se invece sottolineeremo sempre la nostra denominazione, allora essi riterranno quest'opera estranea a loro e si preoccuperanno di crearne una simile alla nostra.  Del resto, anche l'Immacolata sa che siamo noi, perché è stata proprio Lei a scegliere noi, indegni, e pure la gente sa che questo movimento è stato creato dal nostro ramo francescano.  Ma forse... forse l'Immacolata farà sì che, come al presente siamo primi storicamente, così col tempo potremo essere primi anche per quanto si riferisce allo spirito di povertà e quando sotto il vessillo dell'Immacolata saremo in 50.000 e anche di più, inviteremo tutti i nostri confratelli nel Padre s. Francesco: “Salite più in alto”, “più vicino” a s. Francesco e sotto il vessillo dell'Immacolata si raduneranno tutti coloro che professano la Regola del Padre s. Francesco e formeranno un'armata che annienterà l'attuale regno di satana. Il condottiero di questa armata sarà l'Immacolata e sotto il suo vessillo si combatterà una grande battaglia e noi inalbereremo le Sue bandiere sulle fortezze del re delle tenebre.  E l'Immacolata diverrà la Regina del mondo intero e di ogni singola anima, come la beata Caterina Labouré prevedeva.  E dopo faremo buona guardia affinché nessuno tenti di abbattere questi vessilli.  Ma avrei già dovuto concludere e invece mi sono messo nuovamente a chiacchierare. Fiiinis, dunque!  Ah! di nuovo: le due medagliette che accludo sono state portate, credo, dalla Polonia: attraverso la veste si vede una gamba in modo esagerato.  È un obbrobrio!  Penso sia il caso di avanzare una protesta, affinché non usino più quel conio.  Finalmente termino, ma prima vorrei domandare a tutti i fratelli se mettono in pratica l'Obbedienza in modo soprannaturale.  Vale a dire, non per il fatto che l'ordine ricevuto è piacevole, ragionevole, prudente, oppure santo in se stesso (ad esempio, la preghiera), ma solamente per il fatto che è un comando e per ciò stesso volontà dei superiori, dunque Volontà dell'Immacolata, dunque Volontà di Dio.  Ma soprattutto vorrei domandare se tutti ed ognuno singolarmente sono convinti davvero di questo, particolarmente nelle cose sgradevoli, che sono in contrasto con la ragione e con la prudenza, anche con ciò che si può leggere in libri saggi e perfino in libri spirituali, purché [nell'ordine del superiore] non vi sia un palese peccato.  Lo domando perché senza un'obbedienza di questo genere non si è uno strumento nella mano dell'Immacolata, ma - lo dico apertamente - nella mano di satana, anche se si leggesse una gran quantità di libri spirituali, se si recitassero molti rosari ogni giorno, se si camminasse con il corpo quattro o cinque volte piegato su se stesso e perfino se si compissero delle azioni eroiche.  Ma adesso devo proprio concludere. Puntooo!!!    

Nota 341.1 La lettera a Pio XI reca la data del 1 IV 1931 (SK 331a; cf. pure 336; 343, nota 3).  


Torna ai contenuti