La Medaglia Miracolosa - Milizia dell'Immacolata Zona Bagheria

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La Medaglia Miracolosa

La Medaglia Miracolosa

LA MEDAGLIA MIRACOLOSA


Rue Du Bac, Parigi  (1830)

La prima apparizione

Nel 1830 la santa Vergine appare a suor Caterina Laboure', nella cappella di Rue du Bac, presso l'edificio Chatillon, casa madre delle Figlie della Carità di san Vincenzo de Paoli, a Parigi.
La prima apparizione avviene la notte dal 18 al 19 luglio, Caterina è novizia, è la vigilia della festa di san Vincenzo. Nella relazione che, il suo confessore, Padre Giovanni M. Aladel, le chiese di stendere, Caterina così racconta.
Mi sono addormentata nel pensiero che san Vincenzo mi avrebbe ottenuto la grazia di vedere la santa Vergine. Finalmente alle undici e mezzo di sera mi sento chiamare per nome: << Sorella, sorella, sorella  >>...   Svegliandomi, ho guardato dalla parte del corridoio, tiro la tenda e vedo un bambino vestito di bianco, dell'età tra i quattro e i cinque anni, che mi dice: << Levatevi con diligenza e venite in cappella, la santa Vergine vi attende >>. Subito mi viene il pensiero: << Ma mi sentiranno >>.
Il bambino mi risponde: << State tranquilla, sono le undici e mezzo, tutti dormono profondamente, venite, vi aspetto >>.
Mi sono sbrigata a vestirmi e sono andata al fianco di questo bambino che era rimasto in piedi senza avanzare oltre il capo del mio letto. Mi ha seguita, o piuttosto, io ho seguito lui sempre alla mia sinistra, portando raggi di luce dovunque passava; le lampade erano accese dappertutto dove passavamo, e questo mi meravigliava molto, ma fui molto più sorpresa quando sono entrata nella cappella, la porta si è aperta appena il bambino l'ebbe toccata con la punta del dito; ma la mia sorpresa è stata molto più completa quando ho visto tutti i ceri e le fiaccole accesi, il che mi ricordava la messa di Mezzanotte.
Però non vedevo affatto la santa Vergine. Il bambino mi condusse nel santuario, di fianco alla poltrona del direttore, e là mi sono messa in ginocchio; e il bambino è rimasto in piedi tutto il tempo. Siccome si era fatto tardi, guardavo se le vegliatrici passassero per la Chiesa. Finalmente l'ora è giunta, il bambino mi avverte, mi dice :<< Ecco la Santa Vergine, eccola>>.
Sento come un fruscio d'un vestito di seta, che proveniva dalla parte  del presbiterio, vicino al quadro di san Giuseppe, e veniva a posarsi sui gradini dell'altare dal lato del Vangelo, in una poltrona, simile a quella di sant'Anna. Dubitavo se fosse la santa Vergine. Per altro il bambino che stava lì mi disse:
<< Ecco la santa Vergine>>.
A questo punto mi sarebbe impossibile dire ciò che ho provato, ciò che accadde dentro di me; mi sembrava di non vedere la santa Vergine....Fu allora che il bambino mi parlò, non più come un bambino, ma come un uomo, molto forte, con parole più forti.  Allora, guardando la santa Vergine, non ho fatto che un salto presso di lei, in ginocchio sui gradini dell'altare, con le mani appoggiate sulle ginocchia della santa Vergine...Là è passato un momento, il più bello della mia vita; mi sembrava impossibile dire tutto ciò che ho provato. Ella mi disse come dovevo comportarmi verso il mio direttore e diverse cose che non devo dire, come comportarmi nelle mie pene: di venire, mentre mi mostrava con la mano sinistra il piede dell'altare, a prostrarmi al piede dell'altare, ed effondere il mio cuore; là riceverai tutte le consolazioni di cui avrei avuto bisogno.
Là, le ho chiesto che cosa significassero tutte le cose che avevo viste e lei mi ha spiegato tutto. Sono rimasta lì non so per quanto tempo; tutto ciò che so,  quando ella è partita, ho notato solo qualcosa che alla fine si estingueva, oltre a un'ombra che si dirigeva dalla parte della tribuna, per la stessa via che era venuta. Mi sono rialzata da sopra i gradini dell'altare e ho visto il bambino dove lo avevo lasciato; mi disse: << E' andata via...>>.
Abbiamo rifatto lo stesso percorso, tutto sempre acceso, e questo bambino era sempre alla mia sinistra. Credo che questo bambino fosse il mio Angelo custode, che si era reso visibile per farmi vedere la santa Vergine, poiché io avevo  pregato molto perchè mi ottenesse questo favore.
Era vestito di bianco, portava una luce miracolosa con lui, cioè era splendente di luce, di età tra i quattro e i cinque anni circa. Ritornata al mio letto, erano le due del mattino, ho sentito suonare l'ora. Non mi sono affatto riaddormentata.                                                                     Il 27 novembre avviene la seconda apparizione , e Caterina così espone.......

       Seconda  apparizione   

 
Il 27 novembre 1830, che era sabato avanti la prima domenica di Avvento, alle cinque e mezzo di sera in chiesa durante le preghiere…mi è sembrato di udire del rumore, ….come il fruscio di un vestito di seta. Ho visto la santa Vergine all’altezza del quadro di san Giuseppe. La Vergine stava in piedi, vestita di bianco, un vestito di seta bianco-aurora fatto, come si dice, alla vergine, con maniche piatte, un velo bianco che scendeva fino in basso, al di sotto del velo ho visto i suoi capelli in bandine, al di sopra un merletto di circa tre centimetri di altezza, senza pieghe, ossia leggemente poggiato sui suoi capelli; con il volto abbastanza scoperto, i piedi appoggiati su un globo o almeno non mi è parsa che la metà, e poi tenendo un globo nelle mani, che rappresentava la terra, teneva le mani alzate all’altezza dello stomaco, in modo assai naturale, con gli occhi elevati verso il cielo. A questo punto il suo aspetto era tutto bellezza, non saprei dipingerlo…E poi d’un tatto ho visto degli anelli alle sue dita, rivestite di pietre preziose più belle le une dalle altre, alcune più grosse ed altre più piccole, che gettavano raggi… . Questi raggi uscivano dalle pietre, le più grosse con i raggi più grossi, sempre allargandosi, e le piccole con raggi più piccoli che si allargavano in basso, e ciò riempiva tutto il basso, non vedevo più i suoi piedi… In quel momento, mentre stavo contemplandola, la santa Vergine abbassò gli occhi guardandomi. Si udì una voce che mi disse queste parole : Questo globo che vedete rappresenta il mondo intero, particolamente la Francia…e ogni persona in particolare….Qui non so esprimermi su ciò che ho provato e su ciò che ho notato: la bellezza e lo splendore, i raggi così belli… Sono il simbolo delle grazie che spargo sulle persone che me le chiedono. Facendomi comprendere quanto era gradito il pregare la santa Vergine quanto ella era generosa verso le persone che la pregano… quante grazie accorda alle persone che gliele chiedono, quale gioia prova nel concederle… In quel momento o esistevo o non esistevo gioivo, non so. Intorno alla santa Vergine si è formato un quadro un po’ ovale, dove in alto del quadro c’erano queste parole: O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a voi, scritte in lettere d’oro. Allora si fece sentire una voce che mi disse:

Allora si fece sentire una voce che mi disse: “Fa coniare una medaglia su questo modello: tutte le persone che la porteranno riceveranno grandi grazie; specialmente portandola al collo. Le grazie saranno abbondanti per le persone che la porteranno con fiducia”. All’istante mi parve che il quadro si voltasse e io vidi il rovescio della medaglia.

Vi era il monogramma di Maria, ossia la lettera “M” sormontata da una croce e, come base di questa croce, una spessa riga, ossia la lettera “I”, monogramma di Gesù, Jesus. Al di sotto dei due monogrammi, vi erano i Sacri Cuori di Gesù e di Maria, circondato il primo da una corona di spine trafitto il secondo da una spada. Interrogata più tardi, la Labouré, se oltre al globo o, meglio, alla metà del globo, avesse veduto qualche altra cosa sotto i piedi della Vergine, rispose di aver veduto un serpente di color verdastro chiazzato di giallo.
Quanto poi alle dodici stelle che circondano il rovescio della medaglia, “è moralmente certo che questa particolarità fu indicata a viva voce dalla Santa, fin dall’epoca delle apparizioni”. Nei manoscritti della Veggente si trova anche questa particolarità, che è di molta importanza. Tra le gemme ve ne erano alcune che non mandavano raggi. Mentre ella se ne stupiva, sentì, la voce di Maria che diceva: ”Le gemme dalle quali non partono raggi sono simbolo delle grazie che si dimentica di chiedermi”. Tra esse la più importante è il dolore dei peccati. La medaglia dell’Immacolata, fu coniata due anni dopo, nel 1832, e fu denominata dal popolo stesso,

“Medaglia Miracolosa”

per eccellenza, per il gran numero di grazie spirituali e materiali ottenute per intercessione di Maria.


Dalle relazioni autografe di Caterina Labourè, tratte dal testo: “la Medaglia Miracolosa, al di là della superstizione. La Vergine a rue du Bac” di Jean Guitton – Ed. San Paolo 1994



 
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